Cenni sui sistemi di filtrazione acqua per le industrie alimentari

Poche tipologie di impianti hanno bisogno di implementare sistemi di filtrazione acqua quanto le industrie alimentari, nelle quali le applicazione dell’acqua nei processi produttivi sono innumerevoli, e ciascuna con la propria specifica esigenza di purezza; che si tratti di un’azienda di inscatolamento, di produzione bevande, di un pastificio, o di qualsiasi altro genere di industria del settore Food&Drink, insomma, i sistemi di filtrazione acqua sono fra gli elementi più vitali degli impianti produttivi. E le condizioni operative sono numerose: possiamo trovarci di fronte a

– prebollitura dell’acqua in entrata
– trattamento dell’acqua nelle caldaie
– trattamento dell’acqua di processo
– sterilizzazione dell’acqua di servizio
– smaltimento acque sporche

e molte altre situazioni: tutte però accomunate dalla necessità di implementare un efficiente sistema di filtrazione acqua.

Le tipologie di sistemi di filtrazione acqua sono moltissime, e qualsiasi classificazione si possa tentare nello spazio ridotto di un articolo è necessariamente incompleta e semplificata. Tuttavia può essere utile operarne almeno una di massima ma molto importante, basata sul mezzo di filtrazione utilizzato:

– sistemi di filtrazione acqua granulari
– e sistemi di filtrazione acqua a membrana.

La prima tipologia è familiare a chiunque abbia operato nel settore del Food & Drink: per decenni, sono stati i sistemi di filtrazione acqua più diffusi nel campo. Ne fanno parte i filtri a sabbia, i filtri ad antracite, e i filtri a carbone attivo: tipologie note per poter essere utilizzate per rimuovere odori, sapori, e cloro. In questi sistemi di filtrazione acqua, è possibile eliminare particelle in sospensione fino ad un diametro di 10 micron, e con l’immissione nel flusso di appositi polimeri aggreganti si sono avuti anche risultati su particelle di poco più di un micron.

D’altro canto, i sistemi di filtrazione acqua a membrana utilizzano non dei filtri con particelle granulari, ma appunto delle membrane porose. Si tratta di una tecnologia che permette di eliminare particelle molto più piccole rispetto a quelle catturate nei sistemi granulari: nel caso dei filtri ad osmosi inversa è addirittura possibile eliminare gli ioni metallici in sospensione nell’acqua. Va però detto che è discutibile se i sistemi ad osmosi inversa siano effettivamente dei sistemi di filtrazione acqua, perchè le membrane semipermeabili che utilizzano non hanno veri e propri pori. Ad ogni modo, i sistemi a membrana tradizionali, dalla microfiltrazione fino alla nanofiltrazione, sono in grado di trattenere anche particelle fino agli 0,001 micron di diametro, con risultati quindi irraggiungibili dagli altri sistemi di filtrazione acqua.