Il riciclaggio dei materiali edili: la classificazione

Il riciclaggio di tutti i materiali etichettati come edili, costituisce l’insieme di strategie orientate a recuperare materiali le cui origini sono riconducibili a cantieri e demolizioni. Questo genere di materiali viene reimpiegato nel settore delle costruzioni, affinché non ci sia uno smaltimento più compromettente per la salute dell’ambiente. Il riciclo può essere primario, secondario o terziario, sulla base del processo dubito e dalle caratteristiche del prodotto finale.

  • Il riciclo primario si caratterizza per il diretto riutilizzo in cantiere degli scarti di lavorazione. In questo modo viene diminuita la quantità di rifiuti emessi;

  • Il riciclo secondario prevede invece un trattamento meccanico dei rifiuti e, generalmente, una diminuzione di qualità del prodott diversamente dall’originale;

  • Il riciclo terziario avviene invece chimicamente.

I vantaggi del riciclo

Il riciclaggio di tutti i materiali che nascono dai cantieri, i noti calcincacci, rappresenta una perfetta soluzione al problema dello smaltimento. I vantaggi economici non sono indifferenti, per una serie di fattori:

  • Per chi produce i calcinacci, smaltirli prevede dei costi più bassi rispetto alla media;

  • Per colui che possiede un impianto di riciclaggio, il materiale a cui si da nuova vita ha un valore di natura commerciale;

  • Per chi acquista materiale riciclato, questo materiale possiede delle prestazioni confrontabili a materiali tradizionali da cui è nato. Per di più ha un prezzo molto più basso.

  • Per la collettività il riciclo di materiali da costruzione, permette di avere una maggiore tutela delle risorse non rinnovabili dell’ambiente.

  • Si attribuisce un valore importante ai rifiuti.

 

Il riciclo del calcestruzzo

Il materiale più presente tra i rifiuti provenienti dalla demolizione, è senza dubbio il calcestruzzo, il quale rappresenta uno scarto di poco valore economico con un peso specifico alto. Questo comporta la possibilità di un’accurata scelta e valutazione economica del suo riutilizzo. Affinché l’operazione abbia dei benefici, è indispensabile che il centro dove si effettua il trattamento, sia vicino al cantiere che produce i rifiuti stessi. Bisogna tenere presente che le operazioni di recupero vengono portate avanti sulla base di strategie di mercato ed è fondamentale la suddivisione delle parti ferrose da quelle invece inerti. Il calcestruzzo armato utilizzato in parti strutturali dell’edificio non si può riciclare con il fine di ottenere altro calcestruzzo armato con pari prestazioni di quello originario, però immettere nuovamente nel mercato materiali che hanno la possibilità di vivere nuovamente, permette di essere più responsabili nelle scelte edilizie che si prendono. Clicca qui per conoscere una realtà che ha a cuore le questioni sullo smaltimento e che, quotidianamente, si impegna per garantire un servizio professionale e di riguardo verso le risorse del pianeta.