Come aiutare i bambini a memorizzare: 4 tecniche efficaci

La memorizzazione è un elemento importante per ogni bambino alle prese con i compiti scolastici quotidiani. Come ci spiega anche la dott. ssa Veronica Leardini, in questo articolo del suo blog, bastano alcune piccole tecniche per avere una buona memoria e superare diverse difficoltà. Ecco quattro metodi considerati efficaci per aiutare i bambini a memorizzare.

1. L'organizzazione di mappe concettuali

Non è facile organizzare al meglio un discorso e saper tenere in mente tutti i vari collegamenti. Ad ogni modo, tramite la realizzazione di una mappa concettuale, ogni obiettivo può essere centrato con successo. Ciascuna tematica può essere tramutata in un'immagine che possa far aprire ai bimbi alcuni cassetti della loro memoria. Si parte da un argomento centrale e si prosegue con le informazioni collegate tramite apposite parole chiave, magari aggiungendo qualche disegno. Un bambino ha così maggiori probabilità di ricordare al meglio ciò che sta studiando e apprendere determinate nozioni.

2. Il sistema dei loci ciceroniani

Una tecnica molto valida coincide con quella dei loci ciceroniani, così chiamata perché risalente ai tempi del filosofo Cicerone. Il sistema permette di ricordare più informazioni tramite apposite liste visive, senza la necessità di alcun appunto. Si inizia con un percorso ben preciso e si prosegue collegando determinati punti tra loro, per poi avviare un discorso coerente. Nel momento in cui quest'ultimo viene esposto, i punti più importanti vengono posti in risalto all'occorrenza. Il metodo è efficace anche per migliorare la propria tecnica oratoria. È sufficiente porre al centro un'immagine per poi generare un elenco quasi automatico, formato da termini dall'importanza analoga.

3. L'utilizzo di numeri, forme e suoni

Un bambino può memorizzare più facilmente anche grazie all'aiuto dei numeri, delle forme e dei suoni. Per quanto riguarda i primi, a ciascuna cifra può essere associato un qualsiasi simbolo. Un sistema molto simile riguarda le forme alle quali i numeri stessi possono assomigliare, facilitando un corretta gestione delle varie sequenze da parte del bimbo. Infine, molto utili sono anche i suoni, anche se richiedono una curva di apprendimento leggermente più ostica. Nel caso specifico, a ogni numero viene collegato un suono. A tutto ciò, è possibile aggiungere l'uso di apposite immagini per poi effettuare la conversione finale e avere una memoria perfettamente elastica.

4. Il metodo PAV

Concludiamo con il metodo PAV, così denominato perché sigla dei tre termini paradosso, azione e vivido. Il primo riguarda l'inserimento di un'immagine che non ha nulla a che fare con la realtà quotidiana, dando vita ad associazioni davvero molto particolari. La seconda coincide con l'esigenza di dar forma a situazioni dinamiche, dando libero sfogo a creatività e immaginazione. Il terzo, infine, prevede l'impiego di tutti e cinque gli organi di senso, rendendo reale un'immagine potenzialmente paradossale. Il cervello può così iniziare a memorizzare anche le cose più assurde e il bambino ricorda tratti essenziali di materie anche piuttosto complicate.

L'unione dei quattro elementi per una memorizzazione ottimale

Non resta altro da fare che mettere in atto le quattro tecniche menzionate e accertare i risultati. Basta davvero poco per migliorare la propria memoria a carattere quotidiano, rendendola molto più elastica. Un bambino può trarre notevole giovamento dai sistemi, considerati efficaci da numerosi studiosi del settore della pedagogia.